QHAPAQ ÑAN ATACAMA

Trazado visual al Camino del Inka en su paso por el desierto di Claudio Pérez

“Qhapaq Ñan, ATACAMA” attraverso lo sguardo di Pérez (che mostra in modo multidisciplinare parte del percorso attuale del Cammino dell’Inca) rappresenta un lavoro visivo, antropologico e geografico che trova la sua origine nell’osserva- zione della resistenza culturale di questi territori. Gli sguardi andini del deserto ci ricordano a chi appartiene il territorio visitato, la apacheta, altare dedicato al ringraziamento della Pachamama ed eretto per chiedere protezione agli Apus e Mallkus, ci parla di una cultura mistica e scientifica. Il silenzio e l’immensità del deserto sono registrati attraverso due punti di vista: uno dall’alto con uno sguardo cartografico ed un altro dalla terra, facendoci comprendere che in ognuno dei due casi noi osservatori siamo assorbiti da questo immenso pianeta che ci offre la strana sensazione di una libera ed immortale connessione spirituale con esso.

Camila Opazo
In: QHAPAQ ÑAN ATACAMA. Trazado visual al Camino del Inka en su paso por el desierto, Santiago de Chile: LOM Ediciones, 2018. Traduzione IILA.

Claudio Pérez nasce a Santiago del Cile nel 1957. È fotografo documentarista, editore, rilegatore e docente di laboratori. Vive e lavora in Cile e in altri Paesi dell’America Latina. Ha dato vita alla galleria e spazio per residenze artistiche “Casa Negra”, presso Isla Negra (Cile). Vincitore di progetti FONDART – Cile (Fondo Nacional para el Desarrollo Cultural y las Artes) nella categoria creazione nazionale (1999, 2002, 2006) e alla carriera (2012, 2015). Il suo lavoro è stato pubblicato ed esposto in molti Paesi, tra cui Cile, Uruguay, Brasile, Spagna, Francia, Italia, Marocco, Svezia, Stati Uniti. Attualmente lavora al suo ultimo progetto Qhapaq Ñan II (FONDART Trayectoria 2018). Le sue opere fanno parte di alcune collezioni pubbliche e private internazionali, come: il MOMUS di Salonicco, Reina Sofía, Anna Gamazo de Abelló Collection, la Collezione Stanislas y Leticia Poniatowski e la Collezione Pedro Montes.