Il Qhapaq Ñan, nel nord dell’Ecuador, da Rumichaca si collega alla Colombia; nel sud, si estende fino alla provincia di Loja e da qui continua la rete viaria preincaica e Inca nel territorio dell’attuale Perù. In Ecuador, il sistema viario non è un’opera che ha origine nel XV sec. o con gli Incas. Le società precedenti costruirono vie di comunicazione come i culuncos (antichi cammini), passi di montagna, chaquiñanes (mulattiere) o sentieri, che servivano per scambiare prodotti tipici della sierra (tuberi, quinoa, tessuti di cotone, coca) con quelli della costa (peperoncino, conchiglie spondylus calcifer, pesce essiccato) e dell’oriente (piume, cannella, legname), attività in cui i Mindaláes (incaricati del trasporto dei prodotti) ricoprirono un ruolo predominante nel contesto regionale. Gli Incas svilupparono la loro struttura politica e amministrativa, riutilizzando i cammini preesistenti, rendendoli adeguati con le tecniche costruttive proprie della loro cultura.

L’UNESCO ha registrato 108,87 chilometri del Qhapaq Ñan presenti in Ecuador, con la presenza di 49 siti archeologici (tra cui pucarás, tolas, tambos, centri amministrativi e cerimoniali). Lungo questi percorsi, si trovano comunità indigene, afro-ecuadoriane e meticce. Il lavoro di ricerca include la registrazione di 323 specie di piante vascolari, autoctone e non; 56 specie di mammiferi; 124 specie di pesci e 8 gruppi di invertebrati, associati direttamente a questo cammino.
Le ricerche realizzate raccolgono anche una lista di manifestazioni culturali, riflesso della cosmovisione andina che si ritrova nei miti, costumi, leggende, racconti e tecniche costruttive. Tutto questo sopravvive nel tempo e fa sì che questo cammino sia un patrimonio vivo.

INPC – Instituto Nacional de Patrimonio Cultural
Ministerio de cultura y patrimonio del Ecuador